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In memoriam Dr.ssa Anna Maria Valleriani
E’ passato un anno da quando Anna Maria Valleriani è morta.
Anna Maria era un ottimo neuroradiologo. Io lo so perché ha lavorato tanti anni con me. È stata
una delle mie prime assistenti (come si diceva allora).
Ha fatto il suo mestiere con competenza, pignoleria, determinazione, semplicità e modestia, ma
soprattutto con umanità e forse per questo aveva scelto di occuparsi di bambini. Li seguiva spesso
fin prima della loro nascita perché era fra i pochi ad avere competenze specifiche di neuroradiologia
fetale.
Dal 2010 aveva lasciato l’ospedale S. Chiara ed era Responsabile Medico del laboratorio di Neuroimmagini
dell’IRCCS Stella Maris di Calambrone ove nel 2011 anch’io ero stato riassunto con
un contratto di consulenza. Per questo motivo avevamo ricominciato, dopo tanti anni (11), a collaborare.
Lei aveva la SLA. Si era ammalata 6 anni fa ma non si era mai arresa alla malattia, anzi l’aveva
combattuta contrastandola con tutte le sue forze, con l’aiuto dei suoi familiari, dei suoi amici e dei
suoi colleghi.
Ed aveva lavorato sempre, anche quando non poteva più camminare, né scrivere, né parlare.
Poco prima della sua scomparsa avevamo discusso insieme un caso complicato: io a parole, lei
con il suo puntatore oculare computerizzato che era bravissima ad utilizzare.
Due giorni dopo (era di sabato) Anna Maria è andata al cinema con il marito, le figlie e alcuni
amici. Poi ha cenato con loro, si è un po’ stancata, è andata a dormire e ci ha lasciato.
E noi che le volevamo bene siamo contenti che se ne sia andata così, senza soffrire.
R. Canapicchi, M. Tosetti, R. Pasquariello, S. Fiori, R. Battini, G. Cioni
e tutti, ma proprio tutti, quelli che lavorano alla Stella Maris.