Didattica e Formazione
Il ruolo della Fondazione nel sitema regionale toscano
La Fondazione Stella Maris ha da sempre posto una particolare attenzione al tema della formazione continua, ritenuta essenziale per assicurare, sia nell’area della ricerca che in quella dell’assistenza, un allineamento costante con l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e delle prospettive diagnostico terapeutiche. Nel percorso compiuto in questo specifico ambito particolare rilievo riveste l’attribuzione alla Fondazione, da parte della Regione Toscana, di un ruolo significativo nel sistema formativo regionale.
A questo riguardo un primo importante passo è stato compiuto con delibera della Giunta regionale n. 134 del 31 Gennaio 2005, con la quale la Regione ha deciso di coinvolgere la Fondazione Stella Maris nel programma di accreditamento regionale degli eventi formativi, al pari dell’Istituto Don Gnocchi, dell’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, e del Laboratorio di ricerca e formazione per il management dei servizi alla salute (MES). Con delibera regionale n. 339 del 2005 la Fondazione Stella Maris è stata inoltre riconosciuta quale punto di riferimento dell’ area vasta nord occidentale per la formazione, disponendo che “Le Aziende Sanitarie della Toscana, nell’ ambito della programmazione della formazione sia Aziendale che di Area Vasta sono tenute a considerare l’offerta formativa che la Fondazione può garantire punto di riferimento specialistico. Alla Fondazione è altresì riconosciuta la funzione di Centro di Formazione continua per la neuropsichiatria dell’età evolutiva, in collaborazione con l’Università di Pisa, anche in coerenza con la programmazione della attività formativa della Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana”.
Al fine di ottimizzare le modalità di utilizzo di questo istituto, nel luglio 2006 è stato adottato un regolamento interno che disciplina le modalità di accesso del personale alle attività formative. All’interno del regolamento è ribadito il principio della pari opportunità di partecipazione del personale in relazione agli obiettivi strategici annuali e triennali.
Per concretizzare tale assunto, è prevista una procedura per l’elaborazione dei piani di formazione, nella cui prima fase un comitato di indirizzo, composto da direttore scientifico, responsabili delle unità operative, responsabili delle linee di ricerca, un rappresentante dei laureati non medici e un rappresentante per le professioni tecnico- sanitarie, infermieristiche e riabilitative, individua le linee generali sui temi della formazione. Su questa base, attraverso apposite schede di rilevazione del fabbisogno formativo, vengono avanzate alcune proposte di eventi che divengono oggetto di confronto e discussione all’interno di una o più successive riunioni del comitato di indirizzo, in seno al quale il direttore scientifico ne valuta la congruità complessiva rispetto agli indirizzi e ai temi proposti. Il piano così formulato e condiviso viene approvato da parte del comitato tecnico scientifico e sottoposto al CDA, quindi inviato alla Regione e diffuso al personale.